martedìgrasso! - [I dolori del giovane Werther]

20:05


Ciao amici, buon martedì! Finalmente torna un nuovo episodio della rubrica #martedìgrasso!
Oggi è la volta de “I dolori del giovane Werther” di Goethe.
È una caratteristica propria del nostro spirito immaginare disordine e oscurità là dove non sappiamo nulla di certo.
I dolori del giovane Werther è un romanzo epistolare (struttura che ha contribuito a rendere l’opera un vero capolavoro), emblema del movimento culturale Sturm und Drang, composto da una serie di lettere che il protagonista, Werther, invia al suo amico Guglielmo. Werther non viene mai descritto esplicitamente, ma si svela pian piano nel corso della narrazione: è un giovane virtuoso, colto, estremamente sensibile, insofferente verso le convenzioni sociali, ma proprio a causa di queste sue doti non riuscirà ad inserirsi pienamente nella società. Sarà sopraffatto da una tremenda sofferenza per via di un amore impossibile nei confronti di Charlotte, promessa sposa di Albert. Percependo la sua sconfitta e la sua inadeguatezza, Werther si toglierà la vita.
È un romanzo che parla al cuore, affascinante e dannatamente drammatico, che dimostra quanto possa essere tremendo e quanto possa far soffrire l’amore, quello vero, quello sublime, che esula da qualsiasi forma di razionalità.
Goethe_(Stieler_1828) Johann Wolfgang Goethe nasce in un’agiata famiglia borghese di un consigliere imperiale. Sin dapiccolo impara molte lingue. Da ragazzo lascia Francoforte per studiare legge a Lipsia. Qui si interessa di medicina, di arti figurative disegno, e comincia a scrivere i primi versi. Nel 1770 si reca a Strasburgo per finire gli studi e si innamora di Friederike Brion, figlia del pastore protestante di Sesenheim. La gioia e le tensioni di quell’amore, gli ispirarono alcune delle più belle liriche di questo periodo. Nel 1786 lascia la Germania per un viaggio in Italia, un evento centrale nella vita di Goethe e che costituì fonte di ispirazione per la composizione di molte opere. In seguito, nel 1788, ritorna in Germania ma qui si apre un periodo di crisi nei rapporti con la corte e la società. Negli anni della parabola napoleonica Goethe moltiplica i contatti con le maggiori personalità culturali del tempo, sentendosi però sempre più estraneo all’attività letteraria delle nuove generazioni romantiche. Mentre la sua fama europea cresce ogni anno, il poeta si sente sempre più isolato in patria e sempre più si interessa alla cultura inglese, francese e italiana. La vastità, la complessità e la genialità dell’opera di Goethe spiegano perché la cultura borghese del suo tempo lo abbia consacrato semidio onniscente, ma non sono mancate avversioni e contestazioni. Maestro del romanticismo europeo, il suo classicismo posteriore non è stato compreso né dagli ambienti religiosi tradizionali né da quelli romantici e neocattolici del primo ventennio del secolo.
*fonte: LiberLiber

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