#martedìgrasso! [JANE EYRE]

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Ritorna l’attesissima rubrica #martedìgrasso!
Oggi condividerò con voi il capolavoro di Charlotte Brontë, l’amatissimo romanzo Jane Eyre.Per alcuni questo è il romanzo della vita! E’ di sicuro un capolavoro che non può mancare nella libreria (di legno o digitale!) di ciascun lettore che si rispetti.
“E il signor Rochester era sempre brutto ai miei occhi? No; la gratitudine, e molti sentimenti analoghi, tutti piacevoli e caldi,facevano del suo viso l’oggetto che più amavo vedere; la sua presenza, in una stanza, illuminava più del fuoco più ardente”
220px-Charlotte_BrontëJane Eyre è una bambina orfana che viene accolta presso i parenti dopo la morte dei genitori. In questa sua nuova famiglia Jane è resa oggetto di continui maltrattamenti da parte di una fredda zia e anche daparte degli altri bambini della casa, suoi cugini. L’unica persona che l’amava, lo zio materno, è morto anni prima e sua zia si trova costretta ad accudire la fanciulla perché tale era l’ultima promessa strappatale da suo marito prima di morire. Ma Jane Eyre è una ragazzina dal carattere forte e deciso e lo dimostra quando viene affidata ad una scuola di carità, il sacrificio ed il pesante lavoro sono la regola del giorno per le fanciulle senza famiglia. Nonostante la durissima disciplina e la prematura morte della sua migliore amica, deceduta per tubercolosi con altre compagne, morte invece di tifo addominale proprio a causa delle pessime condizioni in cui è tenuta la struttura in cui risiedono, Jane continuerà gli studi e successivamente opererà all’interno dello stesso istituto come stimata insegnante. Proprio questa professione la rende una donna libera ed indipendente, permettendole di trovare un’occupazione presso la dimora di Thornfield Hall, appartenuta da sempre alla nobile famiglia dei Rochester, dove svolge il ruolo di istitutrice per Adele, la figlia adottiva del padrone di casa, il misterioso Mr. Rochester. Questo periodo da istitutrice trascorre serenamente fino al giorno dell’improvviso arrivo di Mr. Rochester, un uomo imponente e sarcastico, che è subito colpito dalla vivida intelligenza e dall’indipendenza di spirito di Jane. Il rapporto tra i due attraversa varie traversie, tra cui l’annunciato e poi disdetto matrimonio di Mr. Rochester con Blanche Ingram, una donna bellissima che vuole sposarlo soltanto per interesse. Finalmente Mr. Rochester scopre che l’amore che egli sin dal primo momento aveva riposto in Jane è ben corrisposto, perciò le chiede la mano. Ma un terribile segreto è racchiuso tra le mura di Thornfield Hall e fortuitamente rivelato il giorno stesso delle nozze tra Jane e Rochester: l’uomo è già sposato con Bertha Mason, una donna completamente pazza tenuta segregata nella soffitta di Thornfield. Rochester nutre un sentimento di pietà ma anche di rabbia per Bertha, che non gli ha mai permesso di abbandonarla al suo già difficile destino. Jane, combattuta tra le insormontabili regole religiose e morali e il sincero amore per Rochester, lascia precipitosamente Thornfield. Sull’orlo della morte per inedia, viene accolta in casa di un ecclesiastico, St. John Rivers, e delle sue due sorelle. Poco dopo, trova lavoro come maestra in una scuola rurale. Nel frattempo approfondisce la conoscenza con il giovane, bello ed idealista St. John e, quando le arriva la notizia improvvisa di una grossa eredità e del fatto che St. John e le sorelle sono suoi parenti prossimi, divide l’eredità con loro. St. John le propone di sposarlo e di andare in missione in India con lui, ma Jane rifiuta e decide di ritornare dal signor Rochester. Scopre però che in seguito ad un incendio, provocato dalla stessa moglie Bertha, è rimasto vedovo, cieco e mutilato. Jane e Mr. Rochester possono così convolare a nozze. Alla fine del libro comunque Mr. Rochester riacquista parzialmente la vista.

Charlotte Brontë, nota sotto il pseudonimo letterario di Currer Bell, era la primogenita di tre sorelle che tutte si diedero alla letteratura e che tutte erano pur troppo tisiche. Il padre era un ministro anglicano. Carlotta, nata nel 1816 a Thornton (contea di York) ebbe una gioventù misera ed infelice, tentò di aprire una scuola con pensione, ma senza successo, pubblicò nel 1846 con le sorelle un volume di versi che passò inosservato. Ma l’anno dopo, 1847, uscì Jane Eyre o Memorie di una istitutrice, ed ebbe subito un successo colossale. Questo è rimasto il suo capolavoro; ma ebbero pure grande fortuna Shirley (1849), Violetta (52), il Professore (55); tutti apprezzati per il vigor dello stile, l’arditezza e l’elevatezza del- 7 le idee, e la penetrante analisi del cuore femminile. Nel 1854 sposò il pastore Nicholls, e nel 1855, quando pareva felice, morì del mal di petto che la travagliava fin dall’infanzia.

*fonte: LiberLiber

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